Canali Minisiti ECM

Vapore acqueo per ridurre la prostata: interventi a Firenze

Urologia Redazione DottNet | 21/06/2019 13:54

Qualche settimana dopo l' applicazione, il volume della ghiandola inizia a ridursi con il miglioramento dei sintomi dell' ipertrofia

Sono stati eseguiti nei giorni scorsi nel reparto di Urologia diretto da Marco Carini presso l' Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze "i primi interventi in Italia per la riduzione della prostata con iniezioni di vapore acqueo", annuncia l' Aou. "Questo trattamento innovativo dell' ipertrofia prostatica benigna - spiega Giampaolo Siena, urologo a Careggi e fra i primi chirurghi in Italia abilitato all' esecuzione della nuova tecnica - è stato sviluppato negli Stati Uniti inizialmente per curare piccole lesioni tumorali circoscritte all' interno della prostata. Successivamente il metodo innovativo si è diffuso nel 2014 in America e nel 2018 nel Nord Europa come trattamento alternativo all' intervento chirurgico di asportazione della prostata ingrossata".

"Il vapore viene nebulizzato nel tessuto prostatico con un ago sottilissimo - prosegue Siena - attraverso una sonda all' interno dell' uretra. Qualche settimana dopo l' applicazione, il volume della ghiandola inizia a ridursi con il miglioramento dei sintomi dell' ipertrofia come la difficoltà a urinare. I risultati definitivi si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento che consente la completa sospensione dei farmaci". "Sono notevoli - conferma Carini - i vantaggi per i pazienti che possono usufruire di questa tecnica innovativa, per ora casi selezionati in base a criteri come dimensioni non eccessive della prostata, non presenza di infezioni, condizioni infiammatorie o neoplastiche. Fra i benefici più rilevanti l' assenza di incisioni chirurgiche e la velocità della procedura: solo pochi minuti in regime ambulatoriale e in Day hospital, con la possibilità di evitare l' anestesia totale essendo sufficienti quella locale o una blanda sedazione".

pubblicità

"Il vapore - precisa Carini - produce il suo effetto termico solo nelle aree nebulizzate all' interno della prostata. I tessuti circostanti non sono danneggiati e questo riduce notevolmente le eventuali conseguenze sulla funzione sessuale. Studi pubblicati in riviste internazionali di urologia come 'The Journal of Urology' e 'Urology' confermano che il miglioramento dei sintomi a 3 mesi dalla procedura si mantiene stabile a 4 anni. In questo senso gli studi in corso anche a Careggi stanno andando nella direzione di estendere le indicazioni per valutare la possibilità di trattare un numero sempre maggiore di pazienti. Si stima che circa il 50% degli uomini dopo i 50 anni e l' 80-90% dopo gli 80 anni sia affetto da ipertrofia prostatica".

Commenti

I Correlati

Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"

Perdonà: "E' con grande orgoglio che condivido i risultati dei primi 8 pazienti operati con il robot da Vinci Single Port"

A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori

Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci

Ti potrebbero interessare

Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"

Perdonà: "E' con grande orgoglio che condivido i risultati dei primi 8 pazienti operati con il robot da Vinci Single Port"

A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori

Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci

Ultime News

Cavaliere: i giovani Sifo rappresentano un’anima dinamica e propulsiva della nostra professione

Sono usciti sulla piattaforma Universitaly i risultati dei test di medicina svolti il 28 maggio scorso. Dal 19 giugno si saprà l'esito con nome e cognome

Benci (Associazione Terapia Estetica Botulino): “Le iniezioni sono un trattamento medico a tutti gli effetti, non possono essere eseguite frettolosamente”

Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023